La tela, di recente fattura, (1957), è opera di fr. Antonino Daniele, francescano (Bracigliano, 24.06.1920 - New York, 19.07.1977). Il dipinto rappresenta una delle apparizioni di Gesù Bambino a S. Antonio.
Il dipinto, di Aurelio Balzani, rappresenta una delle apparizioni di Gesù che mostra il suo cuore a S. Margherita Maria Alacoque.
La tavola con la Deposizione sul primo altare laterale destro secondo Tommaso Gallino è da attribuirsi a Giovanni Bernardo Lama, anche se le ridipinture cui andò soggetta l'opera ne travisano lo stato originale.
Non poteva mancare la Terza Persona della SS. Trinità: lo Spirito Santo. Egli è rappresentato nella volta dell'abside con una delicatezza di colori e la tenue espressione di un velo spirituale, che copre e coinvolge i Frati che, nel sottostante coro ligneo, sono immersi nella preghiera delle lodi al Signore. Lo stile pittorico non è diverso da quello delle altre decorazioni che completano le vele degli archi, ma illumina e coinvolge l'anima orante.
Ai due lati dell'altare maggiore, sovrastano il presbiterio due meravigliose immagini in riliewvo, che si staccano dal fondo, di stucco lavorato e emblematicamente, sono di riferimento in quanto lasciano una traccia della presenza dell'Ordine di S. Basilio. S. Giovanni Crisostomo è il riferimento sicuro dell'orma lasciata dal monachesimo orientale.
La sfolgorante figura dell'Arcangelo Michele non poteva essere omessa nella particolare ottica del Santuario: in ogni Santuario questo arcangelo è sempre e comunque rappresentato e venerato. La presenza di S. Michele, anche al di fuori di un contesto architettonico, organicamente strutturato, trova la collocazione non solo nella disposizione iconografica, ma anche in uno spazio di spiritualità perchè ciascun fedele possa accendere un lumino ed elevare una preghiera.